bottini galanterie 400x400



Nel giugno 2010 è uscito un nuovo compact disc di Paolo Bottini

GALANTERIE
Dell'arguto, del piacevole, dello scorrevole

Paolo Bottini

all'organo "Riatti" (1832)
della chiesa parrocchiale di S. Michele arcangelo
in
Paderna di Vezzano sul Crostolo (RE)

1 cd www.mvcremona.it


PRESENTAZIONE

Nuova uscita per l'etichetta cremonese www.mvcremona.it di Marcello Villa: è disponibile il compact disc intolato “Galanterie” registrato dall'organista cremonese Paolo Bottini all'organo “Riatti” (1832) della chiesa parrocchiale di S. Michele arcangelo in Paderna di Vezzano sul Crostolo (RE), strumento restaurato dalla ditta cremonese Giani Casa d'Organi e per fattura simile a quello settecentesco collocato nella chiesa di S. Omobono in Cremona.
Il repertorio scelto da Paolo Bottini è tutto incentrato sullo «stile galante», volendo far sentire l'arguzia, la piacevolezza e la scorrevolezza di alcune amabili composizioni del barocco-rococò italiano e tedesco. Infatti, benché il concetto di «stile galante» in musica si riferisca in particolar modo al rococò francese (lo si può accostare alla pittura aggraziata nonché sensuale di un Watteau, autore del dipinto, selezionato dalla storica dell'arte Elena Bugini, riprodotto sul frontespizio del libretto del c.d.), in questa serie di pezzi di Vivaldi, Bach, Händel, Mozart, Cimarosa, Marcello, Gasparini, Galuppi, Telemann, C. Ph. Em. Bach e Valeri, l'organista Paolo Bottini ha voluto deliberatamente escludere la musica di autori francesi per attingere invece al repertorio italiano e tedesco, a dimostrazione di come tutto ciò che era 'français' all'epoca fosse alla moda anche in Italia e in Germania.
Le galanterie in musica esprimevano un'esplicita contrapposizione alla gravità dello stile ecclesiastico, che a sua volta doveva escludere qualsiasi sentore di profanità: dunque largo spazio ad un andamento edonistico, leggero, caratterizzato dall'utilizzo di accompagnamenti semplificati sotto melodie animate e sinuose. Il c.d. “Galanterie” di Paolo Bottini – musicista cremonese dal 1998 al 2011 segretario nazionale della Associazione Italiana Organisti di Chiesa e dal 1991 organista supplente nella Cattedrale di Cremona – è disponibile all'acquisto cliccando http://www.mvcremona.it/CdGalanterie.htm ove pure si può leggere la presentazione del programma a firma di Bottini stesso.

 

RECENSIONE
di Claudio Bolzan
su “Musica” (ottobre 2010)

GALANTERIE: dell'arguto, del piacevole, dello scorrevole
Musiche di A. Scarlatti, Gasparini, Vivaldi, Telemann, Bach, B. Marcello, Händel, C.P.E. Bach, Cimarosa, Mozart, Valeri
MV CREMONA 010-033
DDD 66:52
* * * * [giudizio "quattro stelle": OTTIMO]

Il tema di questo CD è imperniato sugli aspetti più diversi di quello stile generalmente indicato come “galante”, il quale, stando almeno alla silloge qui proposta, viene introdotto in pieno Seicento (e in piena temperie arcadica) da Alessandro Scarlatti e Francesco Gasparini, per essere poi ulteriormente ripreso e sviluppato in Germania da Bach, Händel e Telemann, autori definiti “galanti” (insieme a Vivaldi) da Mattheson (mentre Bach indicava come “galanterie” i movimenti danzanti inclusi nelle sue Suites).
In Italia tale sensibilità arcadico-razionalistica – tradotta in linee melodiche lineari e cantabili, unite a un graduale abbandono del contrappunto più austero e rigoroso – trovarono in Vivaldi, Benedetto Marcello e Galuppi alcuni dei principali esponenti, per poi essere fatta propria e sviluppata dai figli di Bach e da alcuni dei maggiori esponenti della früh-Klassik.
Se il termine “galanterie” è inteso soprattutto come sinonimo di semplicità, leggerezza, scorrevolezza (qualità amplificate da una consistente varietà di abbellimenti), ecco allora giustificata la presenza non solo di fruscianti Suites (Bach, Händel e lo stesso Mozart), ma anche di brillanti Toccate (Scarlatti), di Concerti (Vivaldi), di Fantasie (Telemann), di Allegri e Allegretti sonatistici, in un percorso senza dubbio lieve e vivace, degno in tutto di certi dipinti di Watteau.
Volutamente l'organista Paolo Bottini ha escluso gli autori francesi nell'intento di dimostrare come la loro peculiare eleganza e vaporosità fosse penetrata in ogni angolo del continente, giungendo così ad interagire con gli stili e i linguaggi allora in voga.
Un itinerario musicale, dunque, nel segno della gradevolezza, anche se non condivido l'idea di includere soprattutto trascrizioni (ad eccezione, naturalmente, del Concerto vivaldiano, trascritto da Bach), data anche la consistenza del repertorio originalmente concepito per l'organo. In effetti sentire la Fantasia di Telemann, la Suite francese in Sol maggiore di Bach, quella in La maggiore di Händel o, ancora, la Sonata per fortepiano di Cimarosa e la Suite “parodistica” di Mozart (con la sua conturbante Sarabanda) eseguite su questo strumento anziché sul clavicembalo o sul fortepiano significa far perdere loro in parte proprio quella levità e quella componente “galante” che solo un cembalo (magari di fattura francese, come il Taskin) sarebbe riuscito a rendere compiutamente.
Certo, qui c'era anche l'intento di valorizzare uno strumento eccellente (anche se piuttosto tardo), come l'organo di Filippo Riatti (1832) della parrocchiale di Paderna, caratterizzato da una timbrica particolarmente morbida ed equilibrata, molto adatta alla maggior parte delle pagine eseguite.
Un ascolto, dunque, senz'altro gradevole, grazie anche ad un'esecuzione fluida, dolcemente espressiva nei tempi lenti (sempre opportunamente arricchiti dall'ornamentazione aggiunta), fresca e zampillante in quelli veloci, qualità ampiamente potenziate da una scelta di registri molto suggestiva e luminosa, nonostante qualche effetto di troppo.
Claudio Bolzan [su "Musica" n. 220, ottobre 2010]

* * *

RECENSIONE
di Guy Bovet
su La tribune de l'Orgue [?] (63/1 - 2010) Un disco grazioso, il cui interesse principale è costituito dallo strumento firmato da Filippo Riatti (1832), restaurato dalla ditta Giani Casa d'Organi di Corte de' Frati (Cremona) e sito nella chiesa di Paderna di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia), uno strumento ancora classico nei suoi effetti accessori. Repertorio suonato con charme [sic] da Paolo Bottini, consistente prevalentemente in pezzi per clavicembalo.

§ § §

CONTENUTO del compact disc "Galanterie" di Paolo Bottini


Alessandro Scarlatti

(1660-1725)
Toccata (Shedlock n. 27): Grave; Allegro; Presto

Francesco Gasparini
(1661-1727)
Sonata in la minore (dal “Fondo Giustiniani” della Biblioteca del Conservatorio di Venezia)

Antonio Vivaldi
(1678-1741)
Concerto in sol maggiore per violino e archi (op.VII, libro II, n.2),
versione per cembalo di Johann Sebastian Bach (BWV 973): (Tempo I); Largo; Allegro

Georg Philipp Telemann
(1681-1767)
Fantasia
(dalla raccolta a stampa della Biblioteca Reale di Copenhagen; prima edizione: Fantasies pour le Clavessin, Amburgo, 1732-33; adattamento di P. B. da TWV 33/5, 26)

Johann Sebastian Bach
(1685-1750)
5.me Suite pour le clavessin, BWV 816:
Allemande; Courante; Sarabande; Gavotte; Bourrée; Loure; Gigue

Benedetto Marcello
(1686-1739)
Allegro in la minore dalla Suonata VII [op. 3]
Allegro in do maggiore dalla Suonata III [op. 3]

Georg Friedrich Händel
(1685-1759)
Adagio e Fuga in fa maggiore, dalla Suite per cembalo HWV 427

Baldassarre Galuppi
(1706-1785)
Sonata in re minore: Andantino; Presto

Carl Philipp Emanuel Bach
(1714-1788)
Sonata in si bemolle maggiore, W.62/16:

Allegro

Andante

Allegretto



Domenico Cimarosa
(1749-1801)
Sonata «Per il Fortepiano» (dalla raccolta della Biblioteca del Conservatorio di Firenze): Allegro (C. 50); Larghetto (C. 55); Allegro (C. 48)

Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791)
/
[Paolo Bottini
(1972-)]
Suite «nello stile di Händel», K. 399 (1782): Ouverture; [Allemande; Courante; Sarabande]

Gaetano Valeri
(1760-1822)
due Suonate per l’organo dall’op.1 (Venezia, 1785):
Allegro Brillante (II)
Allegretto grazioso (V)


§ § §

L'ORGANO "RIATTI" (1832) di PADERNA (RE)

Chiesa parrocchiale di S.Michele arcangelo, Paderna
Organo: costruito da Filippo Riatti nel 1832, collocato in cantoria sopra la porta maggiore;
Cantoria lignea costruita da Angelo Canossini nel 1875;
Cassa addossata alla controfacciata della chiesa;
Facciata a cuspide con ali laterali di 17 canne, dal mi2 del Principale, con labbro superiore a mitria e bocche allineate;
Tastiera di 50 tasti (do1 – fa5 con prima ottava corta), diatonici ricoperti in legno di bosso e cromatici in legno di noce colorato, divisione tra bassi e soprani mi3 – fa3;
Pedaliera a leggio di 13 tasti (do1 – mi2 con prima ottava corta) di noce, costantemente collegati alla tastiera;

Registri azionabili da pomoli in legno, unica colonna a destra della tastiera:

1. Principale bassi 8’
2. Principale soprani 8’
3. Ottava
4. Quintadecima
5. Decimanona
6. Vigesimaseconda
7. Vigesimasesta
8. Flauto in quintadecima
9. Flutta soprani
10. Flauto in duodecima
11. Fagotto bassi

Registri azionabili da pomoli in legno, unica colonna a sinistra della tastiera:

12. Cornetta soprani
13. Cornamusa soprani
14. Contrabbassi

Accessori: rollante, 2 pedaloni per inserimento e disinserimento ripieno;
Manticeria, 1 mantice a cuneo;
Somieri, maestro a tiro, i registri di Cornetta soprani e Cornamusa soprani sono su un altro piccolo somiere sopra la tastiera;
Crivello in legno;
Pressione aria 44 mm in colonna d’acqua;
Temperamento 1/5 di comma

(scheda a cura di Federico Lorenzani)

* * *

Il compact disc "Galanterie" è dedicato da Paolo Bottini a Elena Bugini con stima ed affetto grandi


VERDI d'ORGANO
Sinfonie, cori e arie dalle opere di Giuseppe Verdi
in versione per organo solo:
un c.d. di Paolo Bottini