Don Dante Caifa (1920-2003) / insegnò a capire ed amare la grande musica.
DANTE CAIFA nacque a Vescovato (CR) nel 1920.
Ordinato sacerdote nel 1943, si diplomò in Direzione di coro nel 1949 presso il Liceo Musicale Pareggiato di Piacenza e in Composizione nel 1951 presso il Conservatorio di Parma.
Nominato vicario della Cattedrale di Cremona nel 1944, divenne presto collaboratore di Federico Caudana, organista titolare e maestro di cappella dal 1907, nella preparazione della schola cantorum del Seminario e quale sostituto all’organo assieme a don Giuseppe Sansoni e a don Mario Cavalleri.
Morto Caudana nel luglio 1963, don Dante venne nominato suo successore in qualità di organista e di insegnante di musica in seminario, garantendo negli anni a seguire, a motivo dell’assottigliarsi delle fila dei seminaristi, anche il servizio liturgico nelle feste solenni da parte del “Coro Polifonico Cremonese” da egli nel frattempo fondato (1968).
Nel 1985, dopo lo smantellamento del grande organo “Balbiani Vegezzi Bossi” (inaugurato da Federico Caudana nel 1937) e l’edificazione di un nuovo strumento ad opera della ditta “Mascioni”, don Dante fu tra i fondatori della “Scuola d’Organo della Cattedrale” nata per la formazione di organisti parrocchiali, scuola che dal 1994 è retta dalla associazione “Marc’Antonio Ingegneri” da egli stesso presieduta.
Solo nel 1992, ricostituita la “Cappella Musicale della Cattedrale di Cremona”, don Caifa venne ufficialmente nominato anche “Maestro di cappella”, incarico che mantenne fino al 1997.
Don Dante Caifa, persona estremamente umile e alquanto ritrosa, fu un musicista di talento, ottimo organista liturgico, efficace didatta e soprattutto forte compositore.
Poco tempo prima della sua morte (5 agosto 2003) fu presentata, a cura dell’associazione “Marc’Antonio Ingegneri”, la raccolta “Messe, mottetti e varie composizioni” contenente molte sue composizioni vocali e strumentali, la maggior parte scritte per il servizio liturgico per la Cattedrale di Cremona o dietro commissione di sacerdoti e laici diocesani.